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Prima di tutto noi de La Sedia Rossa ci teniamo a dire che se la vostra filosofia di vita comprende l’osservanza di un credo religioso, allora Dj Lordogh non fa per voi. Quindi è inutile che proseguiate a leggere, col rischio di offendervi e di criticare il nostro supporto al compositore elettronico. C’è da dire che “Dj” è un appellativo unpo’ fuorviante per Lordogh. Non si tratta di un disc jockey da serata in discoteca, rave party e così via, anche se non gli dispiacerebbe mettere su i suoi dischi in un futuro prossimo. Si tratta innanzitutto di un tizio che compone musica e canzoni electropop e alcuni brani ambient. Lordogh viene dalla fusione delle parole Lord e Dog. E' esplicito il carattere blasfemo del progetto, che però non ne concepisce nemmeno l'eventuale importanza negativa a scopi provocatori fine a se stessi, bensì è sfruttato con spirito giocoso per rivendicarne invece il carattere libertario.

Il suo primo lavoro, risalente probabilmente al 2005 è la raccolta di pezzi totalmente naif chiamata “Music from the Common Room” composta con Fruit Loop in versione trial senza alcun ricercato campionamento di suoni nuovi attraverso hardware professionale, ma con un’attenta ricerca dei suoni presenti. Spesso quando hai poco a disposizione devi davvero inventarti qualcosa. Ed è qui che salta fuori la peculiarità e la caratteristica sperimentale di questo album lo-fi: il cantato che si sente in questo album è tutto generato da un sintetizzatore vocale, che però non aveva in lista la lingua italiana, bensì solo quella inglese. Così l'autore ha sfruttato la conoscenza della pronuncia inglese per leggere l'italiano, generando samples vocali da piazzare nei brani. Ad esempio, per dire "Dio" ha digitato "Deeo" o "Deo" (non possiamo sapere con precisione tutti i dettagli) e poi esportato il wav.
"The Common Room" è appunto la stanza comune, una stanza di un appartamento condiviso, in cui c'era un PC con appunto Fruit Loop installato. Dj Lordogh usò questa macchina poco performante tra il 2005 e il 2006, pubblicando poi su Myspace, ma perdendone la password.

Ipnotiche e crude, le tracce di "Music from the common room" esprimono un disagio epocale.

N.B.: si consiglia l'ascolto dalla prima all'ultima traccia, senza skippare, per poter apprezzare appieno l'intero lavoro dell'artista.

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F.A.Q.:
PERCHE' COSI' TANTE BESTEMMIE?
Sono suoni prodotti con un sintetizzatore vocale in lingua inglese.

PERCHE' ALCUNI PEZZI NON FINISCONO?
Si ma hai sentito come iniziano?

PERCHE' "TUPPA'" E' SOLTANTO UN COLPO DI CASSA E DI RULLANTE?
Perché era la cosa giusta al momento giusto. Infatti ricordiamo che questo disco va ascoltato dall'inizio alla fine, senza skipping, senza random.

CHI SUONA IL PIANO IN "UGUDEDDA MEETS FERRO..." E' LO STESSO CHE LO SUONA IN "MONKEY DRUNKY PIANO"?
No. In una è palesemente un midi perfettamente a tempo, mentre nell'altra è un piano a muro suonato male, pieno di errori corretti in post-produzione, e poi velocizzato.

PERCHE' UN PREZZO COSI' ALTO?
Perché tanto non lo comprerebbe nessuno nemmeno a meno di 10€, quindi tanto vale mettere il massimo che Bandcamp permette.

PERCHE' ALLORA NON IN FREE DOWNLOAD SE PENSATE CHE NESSUNO LO COMPREREBBE?
Perché se vai a una mostra in una piccola galleria e vedi un quadretto o un'illustrazione che ti piace, devi pagarla per averla. L'artista sa quanto tempo, energie e competenze ha impiegato per fare quell'opera. E sa quanto secondo lui vale. Tu sei libero di non acquistare l'opera.
Beh, secondo noi quest'album di Dj Lordogh rasenta i livelli artistici di un dipinto di Munch, tanto è il disagio che racchiude in sè ed esprime. Quindi non ci sembra giusto che uno possa portarsela a casa gratuitamente. Può però ascoltarsela in streaming.

COSA VIENE RIPETUTO OSSESSIVAMENTE NELLA CANZONE "UGLY BIRD"?
Reespo o respo, qualcosa del genere. In inglese.

CHI E' VERAMENTE UGUDEDDA?
Un tizio tipo Mr.Bojangles.

CHI E' VERAMENTE FERRO?
Un bravo ragazzo, ormai padre di famiglia, che da giovane esclamava "Tioboia!" per un nonnulla.

HO UN GRUPPO MUSICALE, MI DATE IL PERMESSO DI FARE UNA COVER DI UN PEZZO DI QUESTO ALBUM?
Soltanto di "Black".